Piadina romagnola, nasce il Consorzio

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Dopo il riconoscimento Igp, arriva il Consorzio a tutela e promozione della piadina romagnola, che raggruppa quattordici produttori, da Rimini a Ravenna

Nasce il consorzio di tutela e di promozione della piadina romagnolaSi tratta del passo successivo all’ottenimento, nello scorso mese di gennaio, del riconoscimento Igp (transitorio a livello nazionale), in attesa che si esprima in merito la Commissione Europea.  
Sono quattordici i produttori coinvolti, in rappresentanza di tutta la zona di lavorazione consentita dal disciplinare, da Rimini fino a parte della provincia di Bologna, passando per Forlì-Cesena e Ravenna.

Il gustoso ‘pane’ dall’utilizzo versatile a tavola, gode di una marcia in più. Farina, acqua, sale e strutto (o olio d’oliva). Semplici ingredienti compongono la sfoglia che viene tradizionalmente cotta su un piatto di terracotta, detto teglia, anche se oggi, più comunemente, al piatto di terracotta si sostituiscono piastre di metallo o lastre di pietra refrattaria chiamate “testo”.
È un cibo di strada, nato per i poveri, ma che oggi s’impone tra le eccellenze romagnole e può godere di maggiore valorizzazione grazie anche al Consorzio, che non tarderà a farlo apprezzare anche all’estero.

(dp)

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