ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Geometri: con superbonus già raggiunto abbattimento 16% emissioni come da direttiva Ue case green-Ritorna la Scuola di Supercalcolo alla Sapienza con TeraStat 2-Trasporti, Mistretta (Amat Palermo): "125 nuovi autobus elettrici anche per il centro storico"-Musk licenzia in Europa, Tesla taglia 3000 posti in Germania-Sostenibilità, Pichetto: "Transizione è opportunità per essere i primi"-Apre Hisense Innovation Market, il mercato più cool di Milano-Design Week, Casani (Nespresso Italiana): "Lanciamo nostre prime capsule a base carta'-Diffamazione a Giorgia Meloni, Luciano Canfora rinviato a giudizio-Farmaci da banco: tendenze globali e fattori di crescita-Milano, vento fa cadere pannelli da tettoia: gravemente ferito 29enne a Cinisello Balsamo-Dalla Riva: "UniCredit University e’ palestra dove alleniamo nostri talenti"-Rapporto Gem Universitas Mercatorum: in calo propensione imprenditoriale-Da Achille Lauro a Coez e Frah Quintale, ecco i primi nomi del Concertone del 1 maggio-Alla Milano Design Week i coltelli artigianali giapponesi disegnati dallo chef Wicky Priyan-Taricani: "UniCredit University piattaforma globale per miglior formazione a dipendenti"-Il sondaggio, salute importante per 1 italiano su 2 anche tra le nuove generazioni-Trasporti, Bitetti: "Necessità di ulteriori risorse per transizione digitale ed energetica"-Cagliari, giovane tennista in rianimazione per meningite-Europee, Vannacci in stand by: "Candidatura Lega? Sto valutando"-Giù le temperature e ancora pioggia sull'Italia, quando arriva il caldo?

La Croazia abbandona l’idea delle trivelle nell’Adriatico, e l’Italia?

Condividi questo articolo:

Buone notizie dall’altra sponda dell’Adriatico: per il momento niente trivelle croate

Il paese balcanico ha messo in ‘stand by’ l’idea di cercare petrolio nell’Adriatico; il progetto pare rimandato, o per lo meno la decisione sul da farsi verrà presa da prossimo governo.

Alcune aziende coinvolte nel progetto hanno anche fatto marcia indietro; come spiega Greenpeace ‘Dei dieci lotti già assegnati, l’unico che al momento manterrebbe qualche chance di sfruttamento in futuro sarebbe quello assegnato a un consorzio formato dall’italiana ENI e dalla MedoilGas, la stessa compagnia responsabile del progetto Ombrina Mare in Abruzzo.’

‘Siamo davanti a un fallimento clamoroso della strategia fossile croata, che fa venir meno lo sciocco mantra del ‘se lo fanno i nostri vicini, perché non farlo anche noi?’, ripetuto in questi mesi dalle lobby petrolifere e dal governo italiano’, commenta Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. ‘Il tutto avviene per giunta nei giorni in cui anche la Shell interrompe le sue attività petrolifere nell’Artico. In vista della Conferenza sul Clima di Parigi, le grandi superpotenze mostrano segnali inediti di impegno per la riduzione delle emissioni e le compagnie petrolifere arretrano. A non accorgersi della direzione in cui vanno l’industria energetica e il mondo restano solo Renzi e il suo esecutivo’.

Non mancano le critiche al piano italiani di trivellazione: è di questi giorni anche la notizia che 10 regioni d’Italia hanno depositato in Cassazione sei quesiti referendari contro le trivellazioni entro le 12 miglia e sul territorio.

‘La strategia energetica del governo Renzi è sbagliata e procede in direzione ottusa e contraria’, aggiunge Boraschi. ‘Non genera ricchezza, né occupazione, né tanto meno ridurrà la dipendenza energetica dell’Italia. Le trivelle uniscono tantissimi cittadini, movimenti, associazioni e governi locali in un secco ‘no’: è ora che, almeno per pudore della democrazia, Renzi li ascolti’.

 

Questo articolo è stato letto 24 volte.

Adriatico, Croazia, greenpeace, trivelle

Comments (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net