Orso smagrito: ecco la prova dei danni fatti dall’uomo

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Basta guardare la foto dell’orso polare smagrito che il giro del web per rendersi conto che è ora di dire basta a emissioni e inquinamento

 

Un’immagine simbolo. Un richiamo perchè Governi e istituzioni possano far qualcosa per fermare i cambiamenti climatici: si tratta di una foto, postata poche settimane fa sul profilo Facebook di una fotografa, che ritrae un orso bianco pelle e ossa, ricurvo su una lastra di ghiaccio.

La foto è stata scattata da Kerstin Langenberger e conquistato il web: è stata condivisa da circa 60 mila persone e ha ricevuto 6mila commenti.

 

 

A Svalbard, posto ambito dai turisti che amano osservare gli orsi, ‘a prima vista, tutto è come è sempre stato ma davvero gli orsi vivono bene qui? Io vedo estati calde come mai prima, i ghiacci ritirarsi e scomparire ogni anno. E anche gli orsi morire di fame. Passeggiano sulle rive in cerca di cibo e anche gli esemplari femmine che devono dare alla luce i piccoli, sono spesso smagrite’, sostiene Kerstin Langenberger .

‘Secondo gli esperti la popolazione degli orsi delle Svalbard è stabile, persino in aumento’, ma, si chiede Kerstin Langenberger, ‘come può una popolazione essere stabile se è costituita da meno femmine e cuccioli e se gli orsi hanno una massa corporea insufficiente? Non ho dati scientifici per supportare le mie osservazioni ma ho occhi per vedere e una testa per trarre conclusioni. Il cambiamento climatico è una realtà importante qui nell’Artico. E dipende da noi cercare di cambiare questa situazione. Facciamo qualcosa per la minaccia più grande del nostro tempo. Forse non possiamo salvare questo orso qui – scrive Kerstin Langenberger riferendosi alla foto che ha postato -. Ma ogni piccola azione che facciamo per cambiare è un passo nella giusta direzione. Dobbiamo solo per iniziare e continuare!’.

gc

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