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Fotovoltaico: il futuro è a celle a film sottile

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Secondo Gunter Pauli, autore di Blue economy, il settore sarà trainante in futuro

Le celle solari che generano energia da un film sottile vennero scoperte brevettate nel 1991 da Michael Graetz del Politecnico di Losanna.

Fu un autentico cambio di paradigma per questa tecnologia, come ricorda Gunter Pauli nel suo libro ‘Blue Economy’. Questa nuova cella è infatti semplice, economica e costruirla risulta energicamente efficiente.

Il prodotto venne ulteriormente sviluppato da Alan Heeger, premio nobel per la chimica nel 2000 e docente alla University of California di Santa Barbara. Heeger lo portò alla fase di sviluppo commerciale insieme alla Konarka.

È solo una storia del continuo sviluppo della tecnologia dell’energia solare. La spagnola Albengo ha costruito impianti solari a concentrazione ispirandosi alle libellule.

Questo, secondo Gunter Pauli, sono le tecnologie che domineranno il mercato del futuro e potrebbero un giorno sostituire il fotovoltaico: le celle solari a film saranno sempre più piccole e gli impianti solari a concentrazione saranno sempre più grandi.

Il potenziale occupazionale di questo settore, sempre secondo Gunter Pauli, è di 500.000 posti.

 

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