Grandi investimenti in Turchia per l’energia idroelettrica

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La Turchia annuncia la costruzione di 101 tra strutture idroelettriche e dighe

 

Il ministro delle foreste e dell’acqua della Turchia, Veysel Eroglu, ha comunicato che sono stati stanziati 3,44 miliardi di dollari americani per la costruzione di 101 impianti idroelettrici e dighe: a quanto promesso, a decorrere dal 14 gennaio, il governo farà partire simultaneamente questi progetti, che avranno una capacità totale di 2.194 MW – e annualmente genereranno 7,4 miliardi di KWh (non è ancora disponibile un elenco completo e pubblico  delle strutture che il presidente Erdogan ha commissionato).

La Turchia è un importatore «netto» di energia (ovvero ne importa più di quanto ne esporta), visto che possiede quantità relativamente piccole di risorse energetiche interne e importa quantità decisamente grandi di gas naturale. Di conseguenza, secondo il governo, il paese ha un deficit elevato che potrebbe essere lenito da un aumento della quota di energia idroelettrica nel mix di produzione interna.

La Turchia, infatti, utilizza solamente il 55% circa del suo potenziale idroelettrico, che però genera ben il 25% circa dell’energia elettrica del Paese (in totale, il paese ha generato 255 miliardi di KWh nel 2014). Secondo le previsioni del ministro Eroglu, le fonti idroelettriche potrebbero contribuire fino all’80% del mix energetico della Turchia, se tutto il potenziale idroelettrico del Paese si sviluppasse.

In caso di crisi energetica per mancanza di gas naturale, Eroglu ha assicurato che il Paese ha abbastanza acqua nei suoi impianti idroelettrici per soddisfare la domanda e che, avendo anche altre scorte di riserva, l’acqua posseduta dalla Turchia sarebbe abbastanza da fare in modo che le strutture  idroelettriche siano in grado di generare un ulteriore 20% di quantità di corrente, se necessario.

Nelle sue dichiarazioni, Eroglu ha anche elogiato il contributo del settore privato dicendo che, negli ultimi 13 anni, ha costruito 422 centrali idroelettriche, aggiungendo 13.000 MW di capacità con 40 miliardi di kWh di energia elettrica.

 

La Turchia, dunque, continua a perseguire il suo obiettivo, che è quello di arrivare al 30% di produzione energetica da fonti rinnovabili entro il 2023.

EC

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