Ambiente, le praterie marine assorbono piu’ CO2 delle foreste

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Le piante acquatiche assorbono molta piu’ Co2 rispetto alle foreste, filtrano i sedimenti, proteggono le coste dalle inondazioni e fungono da habitat per i pesci

 

A depurare l’ambiente dall’inquinamento atmosferico e dall’anidride carbonica sono più efficienti le praterie marine, ovvero le piante di mare, che le foreste e i boschi. Nonostante, infatti, le piante acquatiche occupino meno dello 0,2% degli oceani del mondo, esse sono capaci di assorbire fino a 83mila tonnellate di carbonio per chilometro quadrato.

La quantità di Co2 e di inquinamento assorbito delle praterie marine è di gran lunga maggiore alla quantità di anidride carbonica assorbita dalle foreste, che è pari a 30 mila tonnellate di carbonio per chilometro quadrato. Lo sostiene un nuovo studio pubblicato sul giornale Nature Geoscience, guidato da James Fourqurean della Florida international University.‘Le piante acquatiche hanno la capacità unica di continuare a immagazzinare carbonio nelle radici e nel suolo in mari costieri” – ha affermato James Fourqurean in una dichiarazione – “abbiamo trovato casi in cui particolari praterie di piante acquatiche stanno stoccando carbonio da migliaia di anni”.

Non solo. Le piante acquatiche oltre a immagazzinare carbonio filtrano i sedimenti prima che entrino negli oceani, proteggono le coste dalle inondazioni e dalle tempeste e fungono da habitat per i pesci, crostacei e altre specie commercialmente importanti.

(GC)

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