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Una proteina che conduce elettricità

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I ricercatori scioccano con la scoperta di proteine con una conduttività elettrica molto elevata

In un nuovo studio pubblicato sulla rivista «Nano futures», i ricercatori della Arizona State University (ASU) hanno documentato che una particolare proteina conosciuta come alphaVbeta3 ha la capacità di condurre elettricità. Le proteine servono come blocchi di costruzione per le cellule e fino ad ora nessuno le aveva mai osservate condurre elettricità.

Nei quattro anni che sono passati dalla loro scoperta iniziale, la squadra della ASU è stata molto attenta a controllare e rieseguire l’esperimento per determinare se potesse esistere una spiegazione alternativa. Tuttavia, la conclusione più probabile era quella che hanno annunciato adesso: la proteina stava conducendo elettricità.

Il gruppo di ricerca ha iniziato il lavoro che ha portato a questa scoperta scioccante diversi anni fa, quando ha sperimentato i lettori di DNA e di aminoacidi sviluppati da Lindsay, professore di Biofisica alla ASU. Questi lettori del DNA incorporano una tecnologia nota come «tunneling» di riconoscimento, che trapassa le singole molecole tra gli elettrodi.

Curiosi di come una proteina intera avrebbe reagito a un tale processo, i ricercatori ci hanno sottoposto delle proteine alfaVbeta3, rivelando una «conduttività elettronica notevolmente elevata». Attraverso ulteriori sperimentazioni e ricerche, la squadra ha determinato che la proteina potrebbe diventare un conduttore elettrico o un isolante elettrico basato sulle fluttuazioni elettriche.

La proteina elettricamente conduttrice può aprire un modo completamente nuovo di guardare e capire le proteine, di utilizzarle nella nanotecnologia e di migliorare la terapia per le malattie a loro legate.

Dopo anni di esperimenti e domande, la squadra rimane curiosa ma si dichiara cauta, visto che per ora si tratta solo di una proteina. Sarà necessario un lavoro maggiore prima che questo fenomeno possa essere sfruttato nel campo medico e altrove.

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