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La demenza senile? Si combatte con l’assunzione di vitamina E

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Una ricerca della Oregon State University, dimostra come la vitamina E sia un micronutriente essenziale per combattere la demenza senile e aumentare la resistenza alle infezioni

La demenza senile si combatte assumendo regolarmente la vitamina E. A sostenerlo è una ricerca della Oregon State University, che dimostra come la vitamina E sia un micronutriente essenziale per i giovani, gli anziani e le donne in gravidanza, con impatti positivi rilevanti per lo sviluppo del cervello, sul sistema nervoso e sulla resistenza generale alle infezioni.

Lo studio, in particolare, ha infatti dimostrato in modo sperimentale quanto sia importante l’assunzione regolare di vitamina E per uomini, donne e bambini (la quantità raccomandata è solitamente di 15 milligrammi al giorno per gli adulti). I test condotti in laboratorio hanno indicato che la vitamina E è di fondamentale importanza per lo sviluppo precoce del sistema nervoso ancor prima di nascere: si tratta infatti di una sostanza che protegge la funzione degli acidi grassi omega-3 ed in particolare dell’acido docosaesaenoico (DHA), elemento indispensabile che garantisce la salute del nostro cervello. Tutto questo, ovviamente, è stato confermato anche dalla scoperta che persone con livelli elevati di DHA hanno una riduzione del 47% legata al rischio di sviluppare demenza senile.

Secondo i ricercatori inoltre, l’assunzione costante di vitamina E è importante soprattutto per i primi mille giorni di vita dal momento del concepimento, in quanto è essenziale per lo sviluppo neurologico e cerebrale che si verifica in questo periodo.

L’utilità della vitamina E, si riscontra infine nella prevenzione dell’invecchiamento e dell’ossidazione del corpo operata dai radicali liberi. I cibi più importanti che contengono vitamina E, per chi non lo sapesse, possono diventare parte integrante della nostra alimentazione e sono: l’olio di germe di grano, l’olio di mandorle, di girasole, d’oliva, di cartamo, di soja e di mais. Da non dimenticare le mandorle, le nocciole, i semi di girasole, le arachidi, i cereali integrali, le uova, e poi spinaci, asparagi, ceci, crescione, marroni, broccoli e pomodori.

(ml)

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