Gli oceani mangiano la pelle degli squali

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Man mano che gli oceani diventano sempre più acidi, stanno mietendo un’altra vittima: gli squali

Una nuova ricerca pubblicata su Scientific Reports mostra che l’acqua acida degli oceani, che è un sottoprodotto dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo, sta danneggiando e distruggendo le piccole squame sulla pelle degli squali.

Di conseguenza, gli squali non possono nuotare o cacciare, e ciò potrebbe potenzialmente provocare il caos negli ecosistemi marini già fragili in cui vivono.

Quello che il team di scienziati tedeschi e sudafricani ha scoperto facendo questa ricerca è che, dopo appena nove settimane di esposizione all’acqua acida, oltre il nove percento dei denticoli dermici degli squali – le squame minuscole, appunte – vengono irrimediabilmente danneggiate.

Anche se l’esperimento non è eccezionalmente solido – sono stati solo tre gli squali nella coorte che hanno avuto il trattamento acido dell’acqua – i risultati mostrano un segno preoccupante per il futuro della vita marina.

Nonostante questo, però, lo studio ha rivelato anche alcune buone notizie. I ricercatori, infatti, hanno scoperto che gli squali erano comunque in grado di moderare la chimica dei loro corpi per adattarsi all’acqua sempre più acida e quindi, a parte le squame danneggiate e distrutte, sembravano essere incolumi a questo cambiamento.

Luntz Auerswald, un ricercatore ambientale dell’Università Stellenbosch del Sudafrica, ha detto a Newsweek che la regolazione dell’equilibrio acido-base a breve termine come risposta a un pH abbassato era una cosa che il team si aspettava. «La corrosione dei denticoli, invece, è stata una sorpresa».

Decisamente una brutta sorpresa.

 

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