Carne di cavallo in Messico

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Uno studio ha trovato il 10% di DNA equino nelle carni testate in Messico

I risultati di un nuovo studio condotto dalla Scuola di Medicina Veterinaria della National Autonomous University del Messico potrebbe dissuaderci dal mangiare carne qualora decidessimo di intraprendere un viaggio nelle terre messicane. A quanto raccontato dallo studio, è stato trovato il DNA di cavallo in quasi il 10% dei campioni di carne di manzo macinata venduta nei mercati pubblici, nelle macellerie, negli stand di taco e negli altri stand presenti in strada in ben cinque diverse città messicane.

Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato 433 campioni di bistecche, piatti di carne preparati industrialmente e manzo macinato. Quello che hanno trovato non è stato incoraggiante.
Secondo quanto riferito, la più alta percentuale di DNA di cavallo è stata trovata nelle carni macinate provenienti dalle bancarelle, dai mercati stradali e dagli stand alimentari. Non sorprende che meno dell’1% dei venditori abbia ammesso di vendere carne di cavallo. Fortunatamente il DNA non è stato trovato nella carne dei supermercati.

In ogni caso, la Commissione per i Rischi Sanitari del paese ha emesso delle linee guida che incoraggiano i consumatori a «controllare attentamente le etichette». Tuttavia, pochi acquirenti possono davvero farlo visto che, come i ricercatori hanno osservato, la maggior parte della carne è venduta senza una descrizione.

Il DNA di cavallo non è l’unico ingrediente rilevante trovato nei piatti di carne in Messico. I ricercatori hanno trovato lo steroide clenbuterolo in 29 di 43 campioni di carne in cui era stato trovato il DNA equino – il clenbuterolo è un attivatore di crescita per i bovini ed è vietato in Messico.

Anche se la carne di cavallo non è tecnicamente illegale, la sua inclusione nella carne di manzo e in altri piatti di carne è preoccupante. In primo luogo, perché lo studio mostra che i fornitori sono ingannevoli con i consumatori circa il tipo di carne che stanno mangiando e da dove proviene e, in secondo luogo, perché ai cavalli sono spesso somministrati farmaci che non sono approvati dalle norme di allevamento degli animali.

Il governo del Messico dovrebbe intraprendere delle nuove politiche per migliorare la regolamentazione alimentare.

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