ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Fondazione Fair: "Avere anche in Italia modello condiviso di ricerca e studio su gioco responsabile"-Classifica pay-tv di Altroconsumo di oltre 23 mila consumatori, Disney+ e Netflix le più amate-Aperti cancelli 5°edizione Gic, giornate italiane calcestruzzo Italian concrete days-Argentina, Fiorucci (Roma Tre): "La memoria deve diventare militante"-Distrutti 5mila embrioni in vitro a Gaza City: “Il prezzo invisibile della guerra”-Malattie rare, Fianchi (Gemelli): "Anemia emolitica autoimmune colpisce più il Nord"-Ordine ingegneri, Gaggeri (Project management): "Project manager e Bim siano sinergici"-Malattie rare, Cittadinanzattiva: "Anemia emolitica autoimmune in rete associazioni"-Edilizia, Bertella (Bim): "Accompagniamo mondo costruzioni nella trasformazione"-Edilizia, Ciocca (Lega): "Europa inietti risorse per digitalizzazione"-Biennale Arte, 'Ifis art': progetti Banca Ifis per valorizzare cultura e creatività-Anemia emolitica autoimmune, un diario con storie pazienti e caregiver-Edilizia, Micele (Vvff): "Correlazione tra incendi e aree criticità sociale"-Edilizia, Luraschi (PoliMi): "Per anni, antincendio visto solo come una tassa"-Manageritalia, corso on-line per migliorare l'indipendenza economica delle donne-Scontri Sapienza, 32 denunciati tra i quali 2 minorenni-Salute, Fondazione Oself: positivo primo bilancio sociale per vista dei più fragili-Il tifoso terminale della Roma? E' un fake-Edilizia, Fidanza (Parlamento Europeo): "Intervento normativo per norme di decenni fa"-Edilizia, Cecconi (PoliMi): "Settore a maggiore emissione"

Lo stretching: ecco quando farlo

Condividi questo articolo:

Dobbiamo fare una distinzione tra i vari tipi di stretching, ognuno dei quali adatto a diverse finalità e a diversi momenti

Aiuta a prevenire gli infortuni, migliora la performance, la forza e l’esecuzione tecnica degli esercizi, contribuisce a velocizzare il recupero muscolare. Tutto questo, e non solo, è lo stretching.

Un gesto naturale ed istintivo per l’essere umano: dopo essere stati seduti per molte ore a lavorare o a studiare o quando ci alziamo dal letto la mattina, “stiracchiarsi” diventa un bisogno quasi spontaneo.

Basti pensare agli animali, il nostro cane o il nostro gatto, che dopo una dormita tirano le zampe e allungano collo e schiena, trasmettendo una sensazione di piacere e benessere.

Nel mondo del fitness, lo stretching è “nato” negli Stati Uniti negli anni ’70 come insieme di esercizi finalizzati al miglioramento muscolare.

Il termine deriva dall’inglese “to stretch”, che significa proprio allungare, tirare. Parte essenziale dell’allenamento per chiunque pratica sport proprio per i suoi mille benefici, è spesso trascurato o dimenticato, in particolare da chi svolge attività in palestra.

Ma quando è più indicato inserire lo stretching?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare una distinzione tra i vari tipi di stretching, ognuno dei quali adatto a diverse finalità e a diversi momenti.

Tra i più noti ci sono lo stretching statico e quello dinamico. Gli esercizi legati allo stretching statico consistono nell’allungamento graduale del muscolo fino alla sua completa distensione (i muscoli tirano, ma non fanno male): si mantiene la posa dai 30 secondi fino ad un massimo di 2 minuti.

Con lo stretching statico facciamo una richiesta di detensionamento al nostro corpo. Quando ci alleniamo, al contrario, facciamo una richiesta di contrazione ai nostri muscoli. Per questo bisogna evitare di svolgerlo prima. Meglio se fatto alla fine dell’allenamento, anche se l’ideale sarebbe inserire una sessione di allungamento in un momento separato, nei giorni in cui non ci alleniamo, ad esempio, dedicandogli anche 30/40 minuti”, spiega Lorenzo Benedetti, personal trainer.

Ad esempio, ecco un ottimo esercizio per l’allungamento degli arti inferiori, con particolare attenzione alla zona lombare. Ci sdraiamo con la schiena a terra, con le gambe distese, e pieghiamo una gamba. Da questa posizione, la raccogliamo al petto con l’aiuto delle mani. Manteniamo la posizione per un minimo di 30 secondi e ripetiamo l’esercizio con l’altra gamba.

Diverso è, invece, lo stretching dinamico, consigliato in una fase tra il riscaldamento e l’allenamento vero e proprio.

“Si parte da una velocità più lenta, fino a una velocità più elevata. Questo tipo di stretching ha lo scopo di preparare le articolazioni ai movimenti che poi si andranno a fare in seduta di allenamento. Si tratta di una sorta di lubrificazione delle articolazioni. Bastano dei semplici esercizi, da fare per 5/10 minuti: ad esempio, per le spalle delle circonduzioni, in avanti, in dietro, con il gomito piegato o meno. Lo stretching dinamico deve essere sempre controllato”, – descrive il PT e Youtuber Umberto Miletto.

Questo articolo è stato letto 78 volte.

fitness, sport, Stretching

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net