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Piumini pieni di fiori di campo

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Pangaia offre una soluzione per stare al caldo senza coprirsi con imbottiture di plastica o piume

Quando arriva l’inverno, è difficile trovare un abbigliamento ecologico: se si prescinde dallo sfruttamento e dalla crudeltà sugli animali, si finisce dalle parti dei materiali sintetici, principalmente materie plastiche derivate dal petrolio.

Sono poche le soluzioni che fanno davvero attenzione all’ambiente. Una di queste è FLWRDWN di Pangaia. La società, infatti ha escogitato una soluzione molto innovativa e molto poetica per imbottire i suoi giubbotti: riempirli di fiori.

Per arrivare a questo prodotto (FLWRDWN si pronuncia «flower-down»), Pangaia ha trascorso la maggior parte dell’ultimo decennio a lavorare sul materiale, un’alternativa brevettata all’oca e al piumino d’oca cruelty-free.

L’imbottitura, infatti, è realizzata con fiori selvatici naturali e un biopolimero infuso con aerogel per aumentare le prestazioni e la durata. Il risultato è, afferma l’azienda, caldo, ipoallergenico certificato, traspirante e biodegradabile.

L’azienda, racconta sul suo sito di aver creato una tecnologia vegana rivoluzionaria «in cui la scienza incontra la natura per cambiare il modo in cui il mondo vede le scelte di moda». E aggiunge che i fiori selvatici che fornisce «provengono da aree che contribuiscono al ripristino dell’habitat, contribuendo nel contempo a conservare una specie di farfalle locali.

Questo tipo di agricoltura rigenerativa comporta una riduzione della produzione di gas serra (12 tonnellate di CO2 per ettaro di materiale vegetale). Il metodo aiuta anche a preservare le acque sotterranee, poiché non richiede irrigazione». Incredibile no?

Le giacche, comunque, non sono totalmente prive di plastica, a causa della calotta esterna e la fodera. L’azienda, però, grazie a The Renewal Workshop, si assicura che ogni giubbotto venga riciclato e riparato e riusato.

 

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biodegradabili, fiori di campo, giubbotti, imbottiti

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